Chi sono
Mi chiamo Emily Kristine Leroy, sono un'editor e correttrice di bozze. Ho aperto ufficialmente la mia attività a gennaio 2021, dopo tre anni di pratica e formazione. Il mio intento principale è tirare fuori il meglio dai testi su cui lavoro, mantenendo uno stretto contatto con gli obiettivi e i desideri di chi scrive. Lavoro solo da remoto, perciò non preoccuparti della mia posizione geografica. Se vuoi sapere qualcosa in più su di me, clicca sul tasto qui sotto.
Quando decidi di scrivere un libro stai salendo su una montagna altissima alla ricerca di una gemma meravigliosa. Scali, scali, per arrivare in vetta e trovare la pietra grezza, l’idea da cui tutto parte.
Mentre scendi dalla montagna, cercando di non cadere in un burrone e contemporaneamente digitare sui piccoli tasti del computer, magari fai i conti con i Draghi del Dubbio e le Bestie-del-Blocco-dello-Scrittore, ma continui imperterrito, con in mente il meraviglioso gioiello che forgerai una volta arrivato a terra: il brillante file-definitivo-davvero-definitivo.
Eppure manca qualcosa.
L’impalcatura di fine oro reggerà la meravigliosa gemma? Quella che hai trovato è una pietra preziosa e non un sasso? La superficie deliziosamente brillante si può lucidare ancora un po’ per farla splendere anche nelle giornate meno illuminate?
È proprio questo il mio lavoro da editor: tu hai fatto la fatica, io mi assicuro che nessun pezzo sia precario e la gemma possa risplendere al meglio.
Perché lavorare con me
Molte delle cose che potrei dirti mi accomunano a tanti altri professionisti editoriali, ma quello che mi differenzia è una pignoleria sfrenata, un entusiasmo fuori misura e la consapevolezza che tu sia una persona, non una fattura a fine mese.
Il modo migliore per conoscermi è attraverso la mia Newsletter: qui troverai articoli che mi rispecchiano, parlano dei miei valori e dei miei obiettivi.
Grazie alla piattaforma che ho scelto, potrai anche recuperare i vecchi articoli in un comodo archivio, ti basterà cliccare sul bottone sottostante: è gratis e lo sarà sempre.
«Un'altra storia che Perkins adorava era quella del suo scontro con l'editore ultraconservatore per cui lavorava, Charles Scribner, su certe parolacce contenute nel secondo romanzo di Hemingway, Addio alle armi. Si diceva che Perkins si fosse annotato le parole problematiche di cui voleva discutere - "cacare", "fottere" e "pisciare" - sul suo calendario da tavolo, senza fare caso al titoletto: Cose da fare oggi. Sembra che il vecchio Scribner scoprì la lista e fece notare a Perkins che se doveva ricordare a se stesso di fare certe cose era in un grosso guaio.»
Max Perkins – L’editor dei geni, Andrew Scott Berg, Elliot Edizioni, pgg. 12-13
Dal 2020 scrivo e faccio cose sui social. Su Instagram trovi post interessanti e aggiornamenti quotidiani, su Facebook ci sto per puntare una bandierina e su Tiktok mi sento un po’ vecchia, ma provo a diffondere il verbo editoriale con simpatia.